Nell’antico Egitto, nel corso dei secoli, le pratiche funerarie riservate ai faraoni divennero sempre più diffuse e comuni. Il Libro dei morti è in parte la conclusione di questo processo, al punto che è possibile parlare di una sorta di “democratizzazione dell’aldilà”.

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Nel corso dell’anno scolastico 2019 sono state accolte alcune classi delle scuole…

Argomenti / Centro culturale

Il popolo degli umani

Dalle origini alla storia

Fra gli esseri umani del passato – tutte le specie estinte, tranne noi Homo sapiens – ci furono i Neanderthal. Li conosciamo abbastanza bene. A tal punto da poter raccontare molto sulle loro origini e sulla loro storia, sulle loro caratteristiche biologiche e sui loro comportamenti; come pure sul loro…

Fra gli esseri umani del passato – tutte le specie estinte, tranne noi Homo sapiens – ci furono i Neanderthal. Li conosciamo abbastanza bene. A tal punto da poter raccontare molto sulle loro origini e sulla loro storia, sulle loro caratteristiche biologiche e sui loro comportamenti; come pure sul loro destino. Vissero nel tardo Pleistocene. Erano diffusi in Europa, ma anche più a oriente, nel vasto territorio compreso tra il mar Mediterraneo e le steppe della Mongolia. Erano simili a noi, ma anche profondamente diversi da noi. C’è un motivo: abbiamo avuto uno stesso antenato. Poi, intorno a mezzo milione di anni fa, i discendenti di quell’antenato iniziarono percorsi evolutivi separati – rispettivamente in Europa…

Fra gli esseri umani del passato – tutte le specie estinte, tranne noi Homo sapiens – ci furono i Neanderthal. Li conosciamo abbastanza bene. A tal punto da poter raccontare molto sulle loro origini e sulla loro storia, sulle loro caratteristiche biologiche e sui loro comportamenti; come pure sul loro destino. Vissero nel tardo Pleistocene. Erano diffusi in Europa, ma anche più a oriente, nel vasto territorio compreso tra il mar Mediterraneo e le steppe della Mongolia. Erano simili a noi, ma anche profondamente diversi da noi. C’è un motivo: abbiamo avuto uno stesso antenato. Poi, intorno a mezzo milione di anni fa, i discendenti di quell’antenato iniziarono percorsi evolutivi separati – rispettivamente in Europa e in Africa – che diedero origine a due creature distinte e diverse; entrambe umane, però, entrambe figlie dello stesso padre: loro in Europa e noi in Africa. Era comunque destino che, dopo centinaia di millenni, le due specie si dovessero incontrare e confrontare sugli stessi territori. Infatti, quando entrambe sconfinarono nei territori a metà strada fra i due continenti d’origine, in Vicino Oriente cioè, entrarono in competizione per gli stessi spazi e per le stesse risorse. Il confronto si estese poi a larga parte dell’Eurasia: una coesistenza durata millenni. Le due specie entrarono allora in competizione. Tanto più cacciatori Homo sapiens crescevano di numero e si espandevano sul territorio, tanto più i cacciatori-raccoglitori Neanderthal si riducevano in numero e venivano marginalizzati. Fu così che loro si estinsero, mentre la nostra specie continuò a dilagare su tutto il pianeta. Da questo punto di vista, i Neanderthal – nostri fratelli che non ci sono più – rappresentano quanto di meglio abbiamo per descrivere i formidabili progressi di una scienza che va alla ricerca di un passato remoto che ci appartiene intimamente e che ha plasmato la nostra natura e ciò che siamo oggi, sul piano biologico come su quello culturale. Così facendo, la scienza disvela il…

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Modernità e rivoluzione

Argomenti / Centro studi religiosi

Teologia, cosmologia e antropologia nell’ermetismo antico

L’ermetismo era una dottrina elitaria, che si doveva far conoscere soltanto a pochi eletti, soprattutto là dove aveva per oggetto la teoria della rinascita, frutto di una trasmissione di conoscenza. Esso sosteneva che solamente pochi uomini, dotati di un’anima pura, ebbero in sorte il santo compito di alzare il loro…

L’ermetismo era una dottrina elitaria, che si doveva far conoscere soltanto a pochi eletti, soprattutto là dove aveva per oggetto la teoria della rinascita, frutto di una trasmissione di conoscenza. Esso sosteneva che solamente pochi uomini, dotati di un’anima pura, ebbero in sorte il santo compito di alzare il loro sguardo al cielo, e altrettanto pochi ottennero di venire illuminati dal raggio di dio attraverso il sole e di vedere così resi impotenti i loro demoni. D’altronde se, come sostiene Zosimo, il figlio di dio si trasforma e diviene ogni cosa per la salvezza delle anime sante, la missione di Ermete, inviato dal Nous a salvare il genere umano, non potrà essere diretta a tutti…

L’ermetismo era una dottrina elitaria, che si doveva far conoscere soltanto a pochi eletti, soprattutto là dove aveva per oggetto la teoria della rinascita, frutto di una trasmissione di conoscenza. Esso sosteneva che solamente pochi uomini, dotati di un’anima pura, ebbero in sorte il santo compito di alzare il loro sguardo al cielo, e altrettanto pochi ottennero di venire illuminati dal raggio di dio attraverso il sole e di vedere così resi impotenti i loro demoni. D’altronde se, come sostiene Zosimo, il figlio di dio si trasforma e diviene ogni cosa per la salvezza delle anime sante, la missione di Ermete, inviato dal Nous a salvare il genere umano, non potrà essere diretta a tutti gli uomini, se vi sono uomini senza intelletto, non diversamente dalle anime, che possono essere senza intelletto o non godere tutte del medesimo intelletto. Depositario di insegnamenti indirizzati a un numero assai ridotto di ascoltatori, l’ermetismo invitava i suoi seguaci a non mescolarsi alla massa degli altri uomini, per non diventarne vittima e non subirne la violenza. Essi dovevano invece perseguire la ricerca della conoscenza che li avrebbe condotti a conoscere dio, fonte principale di salvezza e fine per cui l’uomo è stato generato. Questa conoscenza, che coincide con la pietà, è tale da permettere di guadagnare la via verso l’immortalità, di sapere che l’uomo è dio, così che, alla fine, l’uomo stesso diventa dio. (…)

Attraverso la teurgia il seguace di Ermete Trismegisto riesce a realizzare il «proprio futuro». Essa, secondo gli Oracula Chaldaica, permetteva a chi la praticava di non mescolarsi al «gregge soggetto al destino», e per Porfirio era una purgatio anima; grazie a essa, sosteneva Giamblico, era possibile salire sino «agli dèi intelligibili»; addirittura, sempre secondo Giamblico, la teurgia ieratica permetteva di raggiungere dio attraverso le sfere celesti. (…) Soltanto attraverso la teurgia ieratica l’uomo riesce a elevarsi sino agli intelligibili e ad avere la visione rivelatrice, ottenuta per mezzo di una sorta di «legatura dei sensi», di perdita della sensibilità fisica, forse descritta da Proclo, il quale sostiene che «i teurgi, nel corso delle più segrete iniziazioni, ordinano di seppellire…

Paolo Emilio Campi

Accademico dissonante
1729-1796

Paolo Boschetti

Fondatore del Collegio dei Nobili
1585-1627

Federico Manfredini

Convittore
1743-1829

Carlo Forciroli

Accademico dissonante
1761-1794
Citazione del giorno

Il trionfo dell’arte è nel condurre ad altro che se stessi: alla vita, in funzione della piena coscienza del patto che lega lo spirito al mondo.

Ritratto del giorno

Leonardo Salimbeni

Principe di Scienze
1829-1889
Dal passato

Porta Etrusca di Urbino, primi del Novecento (lastra FSC)

Le Pubblicazioni

Piccole ragioni

Filosofia con i bambini
Franco Cosimo Panini - Modena, 2012
Il Patrimonio

Cristo davanti a Pilato

Fondazione San Caro
prima metà XIX secolo

Filosofia e teatro

Le Leggi da Platone, mise en espace – testi tratti da Platone: Critone, Le Leggi, Minosse, ERT − Emilia Romagna…

Il Dialogo sopra i due massimi sistemi diventa graphic novel!

Quest’anno i ragazzi degli Istituti Superiori Secondari che hanno partecipato alla quarta edizione del workshop organizzato dalla Fondazione San Carlo…

Dai social
Dal Passato
Dal Passato

Raccolta di fondi per le famiglie dei feriti e caduti della guerra Italo-Turca

Dalla redazione – Nella giornata di ieri, lunedì 4 dicembre, agli alunni delle scuole medie della città è stata concessa…

Dalla redazione – Nella giornata di ieri, lunedì 4 dicembre, agli alunni delle scuole medie della città è stata concessa una giornata di vacanza per intraprendere una passeggiata a scopo benefico. I ragazzi hanno percorso le vie cittadine per raccogliere fondi destinati alle famiglie dei giovani soldati feriti o caduti nella guerra in corso contro l’Impero Ottomano per la conquista dei territori libici della Tripolitania e della Cirenaica. La raccolta ha avuto un successo insperato, con il raggiungimento della ragguardevole somma di L. 3.500.

Questa raccolta è un ulteriore attestato di vicinanza alle famiglie dei soldati e si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’attivissimo Comitato cittadino istituito esattamente un mese fa, nel giorno della festa di S. Carlo (4 novembre),…

Dalla redazione – Nella giornata di ieri, lunedì 4 dicembre, agli alunni delle scuole medie della città è stata concessa una giornata di vacanza per intraprendere una passeggiata a scopo benefico. I ragazzi hanno percorso le vie cittadine per raccogliere fondi destinati alle famiglie dei giovani soldati feriti o caduti nella guerra in corso contro l’Impero Ottomano per la conquista dei territori libici della Tripolitania e della Cirenaica. La raccolta ha avuto un successo insperato, con il raggiungimento della ragguardevole somma di L. 3.500.

Questa raccolta è un ulteriore attestato di vicinanza alle famiglie dei soldati e si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’attivissimo Comitato cittadino istituito esattamente un mese fa, nel giorno della festa di S. Carlo (4 novembre), per volere del nostro Sindaco. Il Comitato riunisce alcuni dei nostri più illustri cittadini fra i quali emerge il prof. avv. Pio Sabbatini, Consigliere del Collegio Convitto San Carlo. Nella seduta del giorno 17 u. s. l'avvocato Sabbatini ha spronato all’offerta il Consiglio stesso e gli alunni delle scuole pareggiate del prestigioso istituto cittadino, anche in quel caso con la raccolta di una somma considerevole. 

Questi risultati non devono stupire. La percezione popolare del conflitto, scoppiato il 29 settembre, è stata evidente nella giornata dedicata anche quest’anno ai festeggiamenti per il genetliaco del nostro Re, il giorno 11 novembre. Durante il concerto tenuto dalla Banda municipale e dalla Banda…

Per fare un tavolo ci vuole… un nome!

«I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo», ci ha insegnato il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein. Da questa riflessione nasce il laboratorio di filosofia con i bambini…