Abbiamo chiesto ai…

Intuizioni sul futuro – 3
Abbiamo chiesto ai…
Abbiamo chiesto ai partecipanti al laboratori di filosofia per adulti di condividere…
Modernità e rivoluzione
Cartesio, Galileo, Hobbes, Locke – i principali artefici della modernità come critica – hanno istituito (per vie diverse, ma non opposte in quanto, come ha mostrato Husserl, tutti condividono il dualismo soggetto-oggetto) un sistema di pensiero fortemente polemico contro la tradizione (il mondo classico, o l’aristotelismo, o il cattolicesimo, criticati…
Cartesio, Galileo, Hobbes, Locke – i principali artefici della modernità come critica – hanno istituito (per vie diverse, ma non opposte in quanto, come ha mostrato Husserl, tutti condividono il dualismo soggetto-oggetto) un sistema di pensiero fortemente polemico contro la tradizione (il mondo classico, o l’aristotelismo, o il cattolicesimo, criticati in quanto autoritari e dogmatici), orientato ad affermare la capacità della ragione di porre l’oggetto come esterno al soggetto (il mondo) proprio con la finalità di riportarlo all’interno di coordinate grazie alle quali il soggetto può operare la confutazione delle forme erronee del pensiero e la ridislocazione delle questioni in termini di corretta concettualità. Questa critica razionalistica è propriamente un momento, una via e una…
Cartesio, Galileo, Hobbes, Locke – i principali artefici della modernità come critica – hanno istituito (per vie diverse, ma non opposte in quanto, come ha mostrato Husserl, tutti condividono il dualismo soggetto-oggetto) un sistema di pensiero fortemente polemico contro la tradizione (il mondo classico, o l’aristotelismo, o il cattolicesimo, criticati in quanto autoritari e dogmatici), orientato ad affermare la capacità della ragione di porre l’oggetto come esterno al soggetto (il mondo) proprio con la finalità di riportarlo all’interno di coordinate grazie alle quali il soggetto può operare la confutazione delle forme erronee del pensiero e la ridislocazione delle questioni in termini di corretta concettualità. Questa critica razionalistica è propriamente un momento, una via e una teoria, ed esprime la signoria del soggetto che, pur facendo parte, come motore, del sistema della conoscenza, si pone come giudice superiore ma non esterno, e divide e discrimina il vero dal falso con una norma razionale.
Complessivamente, nella forma razionalistica della critica il paradigma (cioè la ragione normativa) è una mediazione immediata e rigida (sia negli assi cartesiani sia nelle distinzioni categoriali di Kant), che ha come obiettivo la verità in quanto certezza ed esattezza. E ciò vale in due delle imprese principali del Moderno: la scienza e lo Stato. La critica, qui, dice la verità al sapere e al potere, mettendone in questione le forme inadeguate. La filosofia si candida ad agire sulla prassi: è una teoria che, attraverso la mediazione giuridica, non può non essere prassi, e tendere a produrre ordine politico razionale. È questa la critica che inerisce, in linea di principio, a un’opinione pubblica rischiarata, e che innerva una sfera pubblica razionale, nelle sue diverse articolazioni politiche e sociali.
(da C. Galli, Le forme della critica. Saggi di filosofia politica, Bologna, Il Mulino, 2020, pp. 23 e 25)*
Roma
Karbala

Filippo Guicciardi

Filippo Filonardi

Giacomo Molza

Giovan Battista Ayroli
Chi dice di essere felice mente, in quanto evoca la felicità, e pecca contro di essa. Fedele alla felicità è solo chi dice di essere stato felice.

Filippo Filonardi

Astanti osservano un dirigibile (lastra FSC)

Vita quotidiana di un maestro neoplatonico

Galleria d’onore
Filosofia e teatro
La Tirannide da Senofonte, mise en espace dello Ierone di Senofonte, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San…

Un dialogo immaginario tra filosofi
Il complesso tema affrontato dai 470 studenti delle 19 classi degli Istituti Secondari Superiori di Modena e provincia nella quarta…

Un ospite internazionale alla presentazione del libro del marchese Campori
“Dal Castello, trasformato in Dogana, parte una metropolitana merci che corre sotto la città di Modena. Il palazzo Civico è…
“Dal Castello, trasformato in Dogana, parte una metropolitana merci che corre sotto la città di Modena. Il palazzo Civico è stato interamente rivestito di lastre d’alabastro: su di esse ogni giorno vengono scritte le notizie quotidiane, gratuite come le copie dei giornali in consultazione al gabinetto letterario aperto accanto alla Biblioteca. Qui potete trovare anche libri e stampe dei sei continenti: giacché ora se ne conoscono sei! L’ultimo è appena stato scoperto da un veneziano e questi lo ha battezzato ‘continente S. Marco’.
Le strade, ricoperte non più da selciato ma da una sorta di panno feltro di fitta tessitura, impenetrabile all’acqua, permettono alle carrozze di scorrere senza rumore e ai cavalli di legno con movimenti automatici di passare senza…
“Dal Castello, trasformato in Dogana, parte una metropolitana merci che corre sotto la città di Modena. Il palazzo Civico è stato interamente rivestito di lastre d’alabastro: su di esse ogni giorno vengono scritte le notizie quotidiane, gratuite come le copie dei giornali in consultazione al gabinetto letterario aperto accanto alla Biblioteca. Qui potete trovare anche libri e stampe dei sei continenti: giacché ora se ne conoscono sei! L’ultimo è appena stato scoperto da un veneziano e questi lo ha battezzato ‘continente S. Marco’.
Le strade, ricoperte non più da selciato ma da una sorta di panno feltro di fitta tessitura, impenetrabile all’acqua, permettono alle carrozze di scorrere senza rumore e ai cavalli di legno con movimenti automatici di passare senza battere gli zoccoli. Le case in ferro fuso non hanno fondamenta: sono pensate per essere spostate all’occorrenza per sfuggire ad un cattivo vicino o ad un suonatore di violino. Giunto a quella che un tempo era la mia casa, una scala con gradini che si muovevano da soli mi ha portato al primo piano…”.
Le righe appena riportate sono un sunto della Modena fra cento anni contenuta nell’ultima fatica letteraria che il marchese Cesare Campori, con la collaborazione del conte Luigi Forni, presenteranno questa sera alle 18.00 ai membri dell’Accademia di Scienze Lettere e Arti. Nell’occasione, data la proiezione verso il futuro che quest’opera porta in sé e, come…

Disegniamo la felicità
