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Intuizioni sul futuro – 1
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Oltre la rappresentazione
Gli anni Sessanta modificano profondamente tecniche, stili e percezione sociale dell’arte. Costituiscono un decennio estremamente differenziato per indirizzi e aree geografiche di riferimento, con fratture o trasformazioni profonde, in parte riflesso della crescente politicizzazione dell’opinione pubblica occidentale e di eventi storici chiave, come la guerra del Vietnam. Considerati sotto un…
Gli anni Sessanta modificano profondamente tecniche, stili e percezione sociale dell’arte. Costituiscono un decennio estremamente differenziato per indirizzi e aree geografiche di riferimento, con fratture o trasformazioni profonde, in parte riflesso della crescente politicizzazione dell’opinione pubblica occidentale e di eventi storici chiave, come la guerra del Vietnam. Considerati sotto un profilo strettamente artistico-culturale, segnano il momento iniziale nella serie di esplorazioni, riletture e appropriazioni delle avanguardie storiche caratterizzante i decenni successivi. Sia in Europa sia negli Stati Uniti si affermano, già sul finire degli anni Cinquanta, tendenze antipittoriche che stabiliscono un deciso distacco da art brut, informale e espressionismo astratto. Si dipingono monocromi, si riscopre il ready-made duchampiano: sono in auge ironia e distaccata eleganza,…
Gli anni Sessanta modificano profondamente tecniche, stili e percezione sociale dell’arte. Costituiscono un decennio estremamente differenziato per indirizzi e aree geografiche di riferimento, con fratture o trasformazioni profonde, in parte riflesso della crescente politicizzazione dell’opinione pubblica occidentale e di eventi storici chiave, come la guerra del Vietnam. Considerati sotto un profilo strettamente artistico-culturale, segnano il momento iniziale nella serie di esplorazioni, riletture e appropriazioni delle avanguardie storiche caratterizzante i decenni successivi. Sia in Europa sia negli Stati Uniti si affermano, già sul finire degli anni Cinquanta, tendenze antipittoriche che stabiliscono un deciso distacco da art brut, informale e espressionismo astratto. Si dipingono monocromi, si riscopre il ready-made duchampiano: sono in auge ironia e distaccata eleganza, l’interesse è per opere che si sviluppino autonomamente, come attraverso processi, in assenza di interventi esterni, abilità o “psicologia” autoriale. È soprattutto a New York che il cambiamento di gusto si accompagna a un’aggressiva presa di posizione contro la generazione precedente: ne sono bersaglio, con Clement Greenberg, critico e teorico, i pittori più gestuali dell’espressionismo astratto, Yves Kline e Willem de Kooning. In Jasper Johns o (ancor più) in Robert Rauschenberg il rapporto con la tradizione modernista europea diviene meno obbligato e vincolante: se per Greenberg operare all’interno di una tecnica particolare significava portare quella stessa tecnica, pittura o scultura, poniamo, alla sua estrema «purezza e indipendenza» attraverso un ininterrotto processo di correzione, le composizioni dei giovani artisti si popolano adesso ludicamente di immagini tratte dai media come anche dalla cultura popolare americana, oppure sono attraversate da micronarrazioni personali. Esiste una parziale continuità, sotto il profilo del comune atteggiamento antiteorico, tra neo-dada e pop: fumetti, divi del cinema e cibi in scatola alludono al mondo non teorizzabile per eccellenza dei desideri privati, dei piccoli feticismi quotidiani, di riti e appagamenti lievemente regressivi. Del tutto pop, tuttavia, e specificamente connessa a Oldenburg e Warhol è l’attitudine antiestetica, particolarmente corrosiva. A partire dal 1963 Warhol si volge…
Agostino, Heidegger e il tempo in questione
Il primato del lavoro

Giovanni Pindemonte

Giancarlo Dinegro

Giuseppe Campori

Luigi Manzini
L’io è quella cosa pensante che è sensibile e cosciente del piacere e del dolore, capace di felicità o infelicità, e perciò si preoccupa di se stessa fin dove giunge quella coscienza.

Achille Fontanelli

Expo Roma 1911, Padiglione emiliano (lastra FSC)

L’altare bilingue

Adorazione dei pastori
Filosofia e teatro
Le Operette morali da Giacomo Leopardi, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 7…

Globalizzazione e libertà
“La valutazione dello sviluppo non può essere separata da quella delle possibilità di vita e di libertà di cui effettivamente…

Sbarca a Modena l’autochrome dei fratelli Lumière
Il vivace panorama culturale modenese ha abituato i nostri concittadini ad essere informati su tutte le più recenti innovazioni tecnologiche.…
Il vivace panorama culturale modenese ha abituato i nostri concittadini ad essere informati su tutte le più recenti innovazioni tecnologiche. Eppure la lezione di ieri sera, alla quale erano stati invitati anche gli organi di informazione, ha ampiamente dimostrato che questo neonato Ventesimo secolo ha da offrire sempre nuove meraviglie.
Ancora una volta infatti l’Università popolare, ospitata in una affollatissima Sala Grande presso il Collegio San Carlo, ha portato all’attenzione del grande pubblico una delle più incredibili innovazioni tecnologiche. Il professor Carlo Bonacini, insegnante di Fisica e Chimica al R. Liceo Muratori, ha illustrato le ultime novità in fatto di fotografia: l’autocromia, ovvero la fotografia a colori.
Il professore ha spiegato in modo facile a comprendersi, ma con rigorosa precisione…
Il vivace panorama culturale modenese ha abituato i nostri concittadini ad essere informati su tutte le più recenti innovazioni tecnologiche. Eppure la lezione di ieri sera, alla quale erano stati invitati anche gli organi di informazione, ha ampiamente dimostrato che questo neonato Ventesimo secolo ha da offrire sempre nuove meraviglie.
Ancora una volta infatti l’Università popolare, ospitata in una affollatissima Sala Grande presso il Collegio San Carlo, ha portato all’attenzione del grande pubblico una delle più incredibili innovazioni tecnologiche. Il professor Carlo Bonacini, insegnante di Fisica e Chimica al R. Liceo Muratori, ha illustrato le ultime novità in fatto di fotografia: l’autocromia, ovvero la fotografia a colori.
Il professore ha spiegato in modo facile a comprendersi, ma con rigorosa precisione di linguaggio scientifico, la teoria dei colori, dimostrando come con tre colori fondamentali si possa fare una gamma infinita di altri colori. E’ passato quindi a mostrare vari lavori in tricromia dichiarandone il processo di formazione.
Ma la parte che ha riscosso maggior interesse dell’intera conferenza è stata l’esposizione del nuovo sistema di autocromia che, da principio teorico, è diventata applicazione pratica grazie all’opera dei fratelli Lumière. Di questa tecnica innovativa il Bonacini ha spiegato tutta la geniale invenzione e ha proiettato numerosi saggi ottenuti da lui stesso e da egregi dilettanti della nostra città. In coda il conferenziere ha anche dato notizia di una delle numerose innovazioni che…

Publio Scipione Emiliano
Quando il Senato romano votò per iniziare la terza guerra Punica ed espugnare finalmente Cartagine scelse, per l'impresa, i due Consoli Lucio Marzio e Manlio Manilio. I due, dopo aver…
