Il mito dell’Italia come paese ricco di bellezze naturalistiche e d’arte nasce con le impressioni dei viaggiatori europei del Grand Tour.

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Nel corso dell’anno scolastico 2019 sono state accolte alcune classi delle scuole…

Argomenti / Centro culturale

Verso una democrazia partecipativa

Crisi della rappresentanza e nuove forme di autogoverno
Inizialmente concepito come un meccanismo in grado di controllare un popolo del quale, contemporaneamente, si proclamava la sovranità, il governo rappresentativo si è evoluto considerevolmente nel corso della storia moderna. È stato investito e trasformato da numerose lotte sociali e le sue attuali difficoltà obbligano a fare una scelta netta…
Inizialmente concepito come un meccanismo in grado di controllare un popolo del quale, contemporaneamente, si proclamava la sovranità, il governo rappresentativo si è evoluto considerevolmente nel corso della storia moderna. È stato investito e trasformato da numerose lotte sociali e le sue attuali difficoltà obbligano a fare una scelta netta tra opzioni profondamente contraddittorie. La prima sogna di depoliticizzare ancora di più la decisione pubblica a favore di tecnocrati, in nome di un governo di «saggi» (ormai ribattezzati «esperti»). Un’evoluzione, politicamente contestabile, che sarebbe comunque di dubbia efficacia in un mondo incerto nel quale i saperi non possono che essere declinati al plurale. La seconda, apertamente reazionaria, glorifica il ritorno alle tradizioni (definite, per l’occasione,…
Inizialmente concepito come un meccanismo in grado di controllare un popolo del quale, contemporaneamente, si proclamava la sovranità, il governo rappresentativo si è evoluto considerevolmente nel corso della storia moderna. È stato investito e trasformato da numerose lotte sociali e le sue attuali difficoltà obbligano a fare una scelta netta tra opzioni profondamente contraddittorie. La prima sogna di depoliticizzare ancora di più la decisione pubblica a favore di tecnocrati, in nome di un governo di «saggi» (ormai ribattezzati «esperti»). Un’evoluzione, politicamente contestabile, che sarebbe comunque di dubbia efficacia in un mondo incerto nel quale i saperi non possono che essere declinati al plurale. La seconda, apertamente reazionaria, glorifica il ritorno alle tradizioni (definite, per l’occasione, «repubblicane»), deplora la «perdita di valori» e del «senso di autorità», critica la decadenza scatenata dall’uguaglianza e dall’individualismo democratico e cerca di riallacciare i fili con la grandezza passata della Nazione e del suo modello sociale e culturale. Di fronte all’indebolimento del tradizionalismo difeso da questi nuovi conservatori, e consci dei limiti della razionalità tecnica e burocratica, ci sono poi coloro che difendono una terza opzione e puntano, come Max Weber prima di loro, sul crescente ricorso a meccanismi plebiscitari e carismatici. Eppure, viste le esperienze tragiche del secolo passato, e la mediocrità attuale di pseudo-carismi istituzionalizzati, non è forse preferibile fare un’altra scommessa e puntare sulla qualità discorsiva del dibattito pubblico e sul controllo dei governanti da parte dei governati? (…) La riflessione sul tema della rappresentanza condotta a partire dal sorteggio mostra come la composizione sociale del corpo dei rappresentanti meriterebbe di essere diversificata. Delle leggi sulla parità tra uomini e donne potrebbero essere ridiscusse al fine di imporre davvero un’uguale partecipazione dei due sessi alla politica, aspettando un futuro, chissà magari non troppo lontano, nel quale i cambiamenti sociali e culturali renderanno inutili queste disposizioni legislative. D’altro canto, sarebbe urgente aprire la sfera della rappresentanza politica a fette di popolazione (classi popolari,…
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I manoscritti di Qumran

Teologia e antropologia di un’antica comunità essena
Argomenti / Centro studi religiosi

I Vangeli

Il “Discorso della montagna” e i fondamenti del messaggio cristiano

La parola vangelo, o evangelo, si forma per calco dal latino evangelium – letteralmente buon annuncio, buona notizia – a sua volta legato al greco euanghélion. Mentre oggi tale termine evoca dei testi scritti, in primo luogo i libri dei Vangeli canonici o apocrifi, non era così in epoca neotestamentaria,…

La parola vangelo, o evangelo, si forma per calco dal latino evangelium – letteralmente buon annuncio, buona notizia – a sua volta legato al greco euanghélion. Mentre oggi tale termine evoca dei testi scritti, in primo luogo i libri dei Vangeli canonici o apocrifi, non era così in epoca neotestamentaria, quando esso si riferiva in genere alla proclamazione orale di un messaggio favorevole. Nella formazione dei quattro Vangeli presenti nel canone del Nuovo Testamento si possono ipotizzare tre tappe, collocabili dall’anno 30 dopo Cristo alla fine del primo secolo: la fase prepasquale, con il ministero storico di Gesù e dei discepoli radunatisi attorno a lui; quella della comunità post-apostolica, con la predicazione e la testimonianza…

La parola vangelo, o evangelo, si forma per calco dal latino evangelium – letteralmente buon annuncio, buona notizia – a sua volta legato al greco euanghélion. Mentre oggi tale termine evoca dei testi scritti, in primo luogo i libri dei Vangeli canonici o apocrifi, non era così in epoca neotestamentaria, quando esso si riferiva in genere alla proclamazione orale di un messaggio favorevole. Nella formazione dei quattro Vangeli presenti nel canone del Nuovo Testamento si possono ipotizzare tre tappe, collocabili dall’anno 30 dopo Cristo alla fine del primo secolo: la fase prepasquale, con il ministero storico di Gesù e dei discepoli radunatisi attorno a lui; quella della comunità post-apostolica, con la predicazione e la testimonianza apostolica sullo stesso Gesù; infine, il momento della stesura e della redazione scritta dei Vangeli.

Volendo individuare all’interno dei Vangeli canonici un passaggio chiave per la comprensione del messaggio di Gesù, indubbiamente i tre capitoli del Vangelo di Matteo che vanno da 5,1 a 7,27, il cosiddetto Discorso della montagna, che si inaugura con le celebri Beatitudini (5,1-16), si prestano bene all’intento. Certo, essi non contengono tutti i principali temi del futuro assetto del cristianesimo (non vi è traccia, fra l’altro, della croce, dell’eucaristia, della dimensione ecclesiale o dello Spirito), ma hanno l’obiettivo di presentare al potenziale lettore di Matteo, un giudeo-cristiano ottimo conoscitore della Torah che verosimilmente scrive fra il 70 e l’80 – per un pubblico ebraico, come si deduce da frasi e termini ebraici non spiegati in quanto dati per noti (ad es. 4,5; 5,22; 18,18; 23,33) e da ulteriori indizi –, una prima sintesi dell’insegnamento di Gesù, chiarendone la missione come quella del nuovo Mosè. Nel quadro della visione matteana è lecito sostenere che qui Gesù venga considerato come la Torah vivente, pur senza riferirlo espressamente: anche per lui, come per Mosè nel libro dell’Esodo, si danno di seguito le tentazioni nel deserto, la teofania e il dono della Legge. Due sono le direttrici della reinterpretazione della Torah offerta da Gesù, stando a Matteo: da una parte, ogni singolo precetto viene da lui ricondotto al suo principio, restituito alla sua intenzionalità…

Giuseppe Boccolari

Rettore
1727-1786

Caterino Cornaro della Regina

Convittore
1624-1669

Alfonso Varano

Principe di Belle Lettere
1705-1788

Giacomo Molza

Convittore
1715-1792
Citazione del giorno

Siamo circondati dai dati, vi siamo immersi. Ogni minuto vengono scambiati, nel mondo, milioni di informazioni, in cui notizie reali e false possono coesistere e confondersi.

Ritratto del giorno

Gabardo Gabardi Brocchi

Principe di Scienze e di Belle arti
1845-1915
Dal passato

Mont Saint-Michel, primi del Novecento (lastra FSC)

Le Pubblicazioni

Guerra e pace

Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica
il Mulino - Bologna, 2015
Il Patrimonio

Strumenti musicali e pagina coreografica

Sala dei Cardinali
1715-1716

Filosofia e teatro

Il Sofista da Platone, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 30 novembre –…

1984. L’ultimo uomo d’Europa

L’Istituto d’Arte A. Venturi ha partecipato al workshop organizzato dalla Fondazione San Carlo di Modena presentando il cortometraggio 1984. L’ultimo…

Dai social
Dal Passato
Dal Passato

Il conte Poggi torna dalla Spagna

Nella giornata di domani, sabato 4 agosto 1764, è previsto il rientro a Modena del conte Camillo Poggi con tutta…

Nella giornata di domani, sabato 4 agosto 1764, è previsto il rientro a Modena del conte Camillo Poggi con tutta la sua famiglia: lo accoglieranno le autorità cittadine e l’abbraccio della popolazione tutta.

L’avvenimento è particolarmente fausto per la città perché il conte ha sostenuto per anni la carica di inviato del nostro Serenissimo Duca alla Corte di Madrid, distinguendosi nel ruolo non facile di ambasciatore nelle circostanze burrascose che hanno portato all’incoronazione di Sua Maestà re Carlo III di Borbone. Il sovrano è del resto ben noto in Italia per essere stato Re di Napoli e, in questa veste, aver adornato la città del Teatro San Carlo e aver intrapreso l’immensa opera della fabbrica della Reggia, a Caserta. L’ascesa…

Nella giornata di domani, sabato 4 agosto 1764, è previsto il rientro a Modena del conte Camillo Poggi con tutta la sua famiglia: lo accoglieranno le autorità cittadine e l’abbraccio della popolazione tutta.

L’avvenimento è particolarmente fausto per la città perché il conte ha sostenuto per anni la carica di inviato del nostro Serenissimo Duca alla Corte di Madrid, distinguendosi nel ruolo non facile di ambasciatore nelle circostanze burrascose che hanno portato all’incoronazione di Sua Maestà re Carlo III di Borbone. Il sovrano è del resto ben noto in Italia per essere stato Re di Napoli e, in questa veste, aver adornato la città del Teatro San Carlo e aver intrapreso l’immensa opera della fabbrica della Reggia, a Caserta. L’ascesa al trono spagnolo non ha tuttavia segnato i rapporti con gli ambasciatori italiani e ricordiamo oggi ai modenesi che, in occasione delle udienze private di re Carlo III, il nostro conte Poggi fu ricevuto prima del conte Rosenberg, degli inviati genovesi, del danese barone di Bachoff e finanche del conte di Colowrat, polacco ed elettore di Sassonia.

Una carriera luminosa, dunque, che il conte Poggi si accinge a proseguire con la carica di Segretario e Consigliere dello Stato Estense e le cui qualità sono passate al figlio, il nobile conte Alfonso, Gentiluomo di Camera delle Altezze Serenissime dei duchi d’Este.

In una nota giunta stamattina in redazione il rettore del…

Bambini e cittadini

È cominciato il percorso che accompagnerà per tutto l’anno insegnanti e bambini delle scuole dell’infanzia modenesi in una riflessione sul concetto di cittadinanza. È questo il tema del progetto pluriennale…