La socialità che l’uomo possiede per natura non è determinata dalla città, ma dalla facoltà cooperativa che precede l’organizzazione cittadina.

Laboratorio duemilaventisei

Intuizioni sul futuro – 1

Abbiamo chiesto ai…

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Abbiamo chiesto ai partecipanti al laboratori di filosofia per adulti di condividere…

Argomenti / Centro culturale

Il tempo della complessità

Nuove tecnologie e nuovo umanesimo

Le molteplici umanità non si sono succedute secondo una progressione lineare e necessaria: ognuna si è incamminata su una nuova traiettoria evolutiva, che è separata da una discontinuità rispetto a quella antecedente. Molto innovative sono state le tendenze di sviluppo e le potenzialità da ciascuna delineate. Noi possiamo tentare di…

Le molteplici umanità non si sono succedute secondo una progressione lineare e necessaria: ognuna si è incamminata su una nuova traiettoria evolutiva, che è separata da una discontinuità rispetto a quella antecedente. Molto innovative sono state le tendenze di sviluppo e le potenzialità da ciascuna delineate. Noi possiamo tentare di spiegare ex post, sulla base degli eventi storici, come e perché queste tendenze di sviluppo e queste potenzialità siano venute in essere. Ma non sapremmo né potremmo dedurle da alcuna idea di natura umana fissa e invariante. Le molteplici umanità sono certamente interconnesse, ma solo in forma debole: ognuna nasce attraverso una trasformazione, figlia dell’improbabile.

Oggi si parla di estensioni dell’umano e di uomo aumentato…

Le molteplici umanità non si sono succedute secondo una progressione lineare e necessaria: ognuna si è incamminata su una nuova traiettoria evolutiva, che è separata da una discontinuità rispetto a quella antecedente. Molto innovative sono state le tendenze di sviluppo e le potenzialità da ciascuna delineate. Noi possiamo tentare di spiegare ex post, sulla base degli eventi storici, come e perché queste tendenze di sviluppo e queste potenzialità siano venute in essere. Ma non sapremmo né potremmo dedurle da alcuna idea di natura umana fissa e invariante. Le molteplici umanità sono certamente interconnesse, ma solo in forma debole: ognuna nasce attraverso una trasformazione, figlia dell’improbabile.

Oggi si parla di estensioni dell’umano e di uomo aumentato intendendo che ormai la tecnologia è diventata una seconda natura, che trasforma radicalmente le nostre capacità comunicative, cognitive, percettive. Queste espressioni sono comode e pregnanti, ma non evitano notevoli ambiguità e difficoltà concettuali. Queste espressioni, infatti, presuppongono in primo luogo che possa esistere un’essenza dell’identità umana, che possa separare una volta per tutte ciò che è umano da ciò che non lo è. In secondo luogo, presuppongono anche che ciò che si aggiunge successivamente a questa essenza continui a restare in qualche modo isolabile e separabile, e che quindi sia in qualche modo possibile tornare indietro. Ma quello che oggi stiamo scoprendo dell’evoluzione e della storia umane ci chiede di prendere congedo da entrambi i presupposti. In primo luogo, l’identità umana è ed è sempre stata un processo incompiuto e in divenire, che si arricchisce di sempre nuovi aspetti e dimensioni. E questi aspetti e dimensioni si intrecciano vicendevolmente, facendo “emergere” nuove proprietà originali, indeducibili dalla somma delle parti isolatamente prese. In secondo luogo, l’evoluzione e la storia umana sono irreversibili: in ogni momento si aprono nuovi insiemi di possibilità, ma se ne chiudono anche altri. (…)

L’attuale età della globalizzazione e delle innovazioni tecnologiche a cascata è caratterizzata da una forte coerenza con questo…

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Mimesis

Imitazione e costruzione della realtà nelle arti figurative
Argomenti / Centro studi religiosi

Teotihuacan

Riti e sacrifici nella religione del Messico antico
Mentre nella zona maya, l’esaltazione del lignaggio regale e del culto degli antenati assunse durante l’intero Periodo Classico un ruolo fondamentale e contribuì allo sviluppo del modello dinastico, nell’area dell’altopiano centrale del Messico si stava sviluppando la città di Teotihuacan, culla di una civiltà che avrebbe profondamente influenzato la storia…
Mentre nella zona maya, l’esaltazione del lignaggio regale e del culto degli antenati assunse durante l’intero Periodo Classico un ruolo fondamentale e contribuì allo sviluppo del modello dinastico, nell’area dell’altopiano centrale del Messico si stava sviluppando la città di Teotihuacan, culla di una civiltà che avrebbe profondamente influenzato la storia della Mesoamerica. La sua crescita ebbe inizio intorno al II secolo d.C. e raggiunse il massimo splendore intorno al V secolo, quando, dopo aver rapidamente attratto la popolazione dei dintorni, la città arrivò a ospitare circa centocinquantamila abitanti, divenendo il più importante centro culturale, commerciale e religioso dell’area. Teotihuacan, le cui rovine monumentali distano solo cinquanta chilometri dall’odierna Città del Messico, era ordinata secondo una…
Mentre nella zona maya, l’esaltazione del lignaggio regale e del culto degli antenati assunse durante l’intero Periodo Classico un ruolo fondamentale e contribuì allo sviluppo del modello dinastico, nell’area dell’altopiano centrale del Messico si stava sviluppando la città di Teotihuacan, culla di una civiltà che avrebbe profondamente influenzato la storia della Mesoamerica. La sua crescita ebbe inizio intorno al II secolo d.C. e raggiunse il massimo splendore intorno al V secolo, quando, dopo aver rapidamente attratto la popolazione dei dintorni, la città arrivò a ospitare circa centocinquantamila abitanti, divenendo il più importante centro culturale, commerciale e religioso dell’area. Teotihuacan, le cui rovine monumentali distano solo cinquanta chilometri dall’odierna Città del Messico, era ordinata secondo una pianta ortogonale: il suo reticolo era diviso in quattro quadranti da due assi circondati da un gran numero di complessi residenziali edificati secondo un piano urbanistico controllato dal governo centrale. Il più importante dei due assi, il cosiddetto "Viale dei morti", correva lungo la direzione Nord-Sud ed era il teatro delle operazioni amministrative e rituali. La splendida via processionale era fiancheggiata da numerose costruzioni e chiusa dalle due piramidi del Sole e della Luna che, come repliche di montagne, riproducevano quel modello ideologico diffuso sin dal Postclassico. All’estremità meridionale si trovavano un grande mercato e il Tempio di Quetzalcoatl ("Serpente Piumato"). Insieme all’iconografia del Serpente Piumato, che avrà un’importanza centrale durante le epoche successive, stavano apparendo a Teotihuacan le immagini di alcune delle principali entità extraumane che sarebbero sopravvissute fino alla vigilia della Conquista. Nell’arte pittorica teotihuacana appaiono infatti le iconografie di un’entità acquatica che sarà nota durante il Periodo Postclassico come Tlaloc, di un dio della vegetazione e della guerra noto come Xipe Totec e di un’entità ignea che condivide i suoi tratti fondamentali con il mexica Xiuhtecuhtli.Mentre nell’area maya il bagaglio simbolico del Periodo Preclassico aveva raggiunto il suo apogeo nell’esaltazione delle dinastie dei sovrani, a Teotihuacan il potere politico aveva assunto forme differenti attraverso un governo di tipo collettivo che emergeva come risposta alla composizione multietnica della popolazione e i cui protagonisti erano rappresentati in forme impersonali. Questa peculiare direzione politica, tesa…

Giancarlo Dinegro

Principe di Belle Arti
1769-1857

Giovanni Pindemonte

Principe di Belle Lettere
1751-1812

Filippo Guicciardi

Convittore
1704-1786

Giovanni Ottavio Bufalini

Principe di Belle Lettere
1709-1782
Citazione del giorno

Leggere – per sapere cosa c’è scritto in un libro, per sapere cosa si scrive e come, per farsi un’idea di un dato argomento, per criticare le critiche, per leggere.

Ritratto del giorno

Achille Fontanelli

Accademico dissonante
1775-1838
Dal passato

Expo Roma 1911, Padiglione emiliano (lastra FSC)

Le Pubblicazioni

Le origini del Collegio San Carlo e un frammento di storia modenese

Mucchi Editore - Modena, 2018
Il Patrimonio

Interno verso l’altare maggiore

Chiesa di San Carlo
1664 post

Filosofia e teatro

La Repubblica da Platone, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 7– 9 febbraio…

Globalizzazione e libertà

“La valutazione dello sviluppo non può essere separata da quella delle possibilità di vita e di libertà di cui effettivamente…

Dai social
Dal Passato
Dal Passato

Il milanese volante: l’ex alunno Andreani si lancia in un’impresa eroica

Il Collegio de’ Nobili di San Carlo in Modena annuncia oggi con grande orgoglio che un suo ex alunno, il…
Il Collegio de’ Nobili di San Carlo in Modena annuncia oggi con grande orgoglio che un suo ex alunno, il milanese conte Paolo Andreani, per primo in Italia si è distinto in una impresa avveniristica e a dir poco audace. Il Conte, rampollo di una illustrissima e nobile famiglia, era giunto in Modena appena fanciullo, amato e appoggiato da Sua Altezza il duca Francesco III dal quale la famiglia aveva ottenuto il finanziamento degli studi nel Collegio modenese – nel quale, peraltro, i bene informati raccontano che studiò poco e spese molto. Tornato nella terra natale ha iniziato a seguire con grande interesse gli esperimenti sul volo condotti dai fratelli Montgolfier. Ha così avuto notizia del primo volo umano su…
Il Collegio de’ Nobili di San Carlo in Modena annuncia oggi con grande orgoglio che un suo ex alunno, il milanese conte Paolo Andreani, per primo in Italia si è distinto in una impresa avveniristica e a dir poco audace. Il Conte, rampollo di una illustrissima e nobile famiglia, era giunto in Modena appena fanciullo, amato e appoggiato da Sua Altezza il duca Francesco III dal quale la famiglia aveva ottenuto il finanziamento degli studi nel Collegio modenese – nel quale, peraltro, i bene informati raccontano che studiò poco e spese molto. Tornato nella terra natale ha iniziato a seguire con grande interesse gli esperimenti sul volo condotti dai fratelli Montgolfier. Ha così avuto notizia del primo volo umano su un pallone aerostatico, avvenuto in Francia il 21 novembre dell’anno scorso. All’inizio di quest’anno il Conte, sempre più interessato alla possibilità di emulare i fratelli francesi e convinto di poterli superare in temerarietà provando egli stesso il volo, occasione che i Montgolfier non hanno potuto cogliere, ha deciso di affidare ai fratelli Agostino, Giuseppe e Carlo Gerli la costruzione di un pallone similare. La mongolfiera è stata assemblata in soli 24 giorni. È composta da un involucro sferico in tela, rivestito all’interno di carta e racchiuso in una rete alla quale è appesa una navicella di vimini destinata ad ospitare gli esploratori. Il Conte ha condotto i primi esperimenti nel…

Filosofia con i bambini in Europa

Sono terminati oggi i lavori del primo incontro di formazione per insegnanti previsto da “Children as Philosophers”, il progetto europeo dedicato alla filosofia con i bambini. Una rete transnazionale di…