Tutti i concetti e le teorie politiche greche, compresa la democrazia e la tirannide, hanno come riferimento principale e quasi unico la polis.

Laboratorio duemilaventisei

Il mio passaggio segreto – 1

“vorrei che il…

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“vorrei che il mio passaggio segreto fosse aperto a tutti”

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Argomenti / Centro culturale

La nascita della città moderna

I nuovi spazi urbani tra Ottocento e Novecento

La domanda “che cos’è la città?” sorge in età moderna, quando la fisionomia dello spazio urbano muta a tal punto da risultare irriconoscibile con i metodi e le categorie tradizionali. La nascita della metropoli industriale, trasfigurata dall’inurbazione di enormi masse contadine, dalla genesi di inediti rapporti sociali, dalla crisi dei…

La domanda “che cos’è la città?” sorge in età moderna, quando la fisionomia dello spazio urbano muta a tal punto da risultare irriconoscibile con i metodi e le categorie tradizionali. La nascita della metropoli industriale, trasfigurata dall’inurbazione di enormi masse contadine, dalla genesi di inediti rapporti sociali, dalla crisi dei rapporti tra città e campagna, rappresenta una provocazione teorica di tale portata da richiedere non solo l’invenzione di nuove chiavi interpretative, ma il ricorso a un paradigma storico in grado di fornire, per analogia, una misura di paragone. La genesi della città medievale, assunta da Weber (ma anche da Sombart, Bücher, von Below) a modello ideal-tipico dell’urbanesimo occidentale, offriva in tal senso un contributo comparativo…

La domanda “che cos’è la città?” sorge in età moderna, quando la fisionomia dello spazio urbano muta a tal punto da risultare irriconoscibile con i metodi e le categorie tradizionali. La nascita della metropoli industriale, trasfigurata dall’inurbazione di enormi masse contadine, dalla genesi di inediti rapporti sociali, dalla crisi dei rapporti tra città e campagna, rappresenta una provocazione teorica di tale portata da richiedere non solo l’invenzione di nuove chiavi interpretative, ma il ricorso a un paradigma storico in grado di fornire, per analogia, una misura di paragone. La genesi della città medievale, assunta da Weber (ma anche da Sombart, Bücher, von Below) a modello ideal-tipico dell’urbanesimo occidentale, offriva in tal senso un contributo comparativo insostituibile. La ricostruzione weberiana, un classico degli studi in questo settore, si conclude però nel riconoscimento di una soglia, insieme storica ed epistemologica, estremamente problematica: ammesso che il significato politico della città occidentale coincida con l’esperienza medievale dell’autonomia comunale, e si concluda con l’avvento dello Stato moderno, a rigore la città smette di essere un concetto autenticamente politico già nel 1648, quando la pace di Westfalia sancisce il nuovo ordinamento degli Stati.

Ma allora come pensare il significato della metropoli moderna? Come aggirare la storia di una lunga rimozione, insieme storica e teorica, che giunge, con rare eccezioni, sino a Hegel, a Marx e a Schmitt? Se gli strumenti della filosofia politica e della filosofia del diritto risultano troppo astratti allo scopo, per Foucault si tratta innanzitutto di avvertire il cambio di paradigma nell’esercizio del potere avvenuto tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo: mentre il potere premoderno si manifesta essenzialmente per garantire la sicurezza del sovrano e del suo territorio, quello moderno ha il compito di programmare lo sviluppo sociale della popolazione nel suo insieme utilizzando lo spazio come un diagramma in cui inscrivere, registrare e selezionare, secondo diversi rispetti, la vita degli individui. Lo spazio urbano risulta allora intellegibile…

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L’origine del mondo

La dottrina della creazione nell'Islam
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Varanasi

Il pellegrinaggio alle sacre acque nelle tradizioni dell'India
Le radici vediche della pratica del pellegrinaggio induista vanno rintracciate anzitutto nel Rigveda, in cui compare più volte il termine tirtha, sia nel significato di “via”, “passaggio”, sia nel senso più tecnico di “guado”, specificamente “guado sacro”, luogo in cui è possibile passare guadando un corso d’acqua, e in cui…
Le radici vediche della pratica del pellegrinaggio induista vanno rintracciate anzitutto nel Rigveda, in cui compare più volte il termine tirtha, sia nel significato di “via”, “passaggio”, sia nel senso più tecnico di “guado”, specificamente “guado sacro”, luogo in cui è possibile passare guadando un corso d’acqua, e in cui è uso radunarsi in occasione di determinate festività. Questa è probabilmente l’origine della pratica del pellegrinaggio, l’usanza di radunarsi nei punti guadabili di fiumi e torrenti per celebrare una qualche festa periodica. In un paese monsonico in cui la guadabilità dei fiumi è inevitabilmente stagionale, l’occasione di raduni festosi attirava folle consistenti presso i corsi d’acqua, fonte della sussistenza agricola e pertanto della vita stessa.…
Le radici vediche della pratica del pellegrinaggio induista vanno rintracciate anzitutto nel Rigveda, in cui compare più volte il termine tirtha, sia nel significato di “via”, “passaggio”, sia nel senso più tecnico di “guado”, specificamente “guado sacro”, luogo in cui è possibile passare guadando un corso d’acqua, e in cui è uso radunarsi in occasione di determinate festività. Questa è probabilmente l’origine della pratica del pellegrinaggio, l’usanza di radunarsi nei punti guadabili di fiumi e torrenti per celebrare una qualche festa periodica. In un paese monsonico in cui la guadabilità dei fiumi è inevitabilmente stagionale, l’occasione di raduni festosi attirava folle consistenti presso i corsi d’acqua, fonte della sussistenza agricola e pertanto della vita stessa. Ed è proprio un testo sacerdotale legato al Rigveda, l’Aitareyabrahmana, che riporta un mito eziologico che spiega le origini della pratica del pellegrinaggio, il “viaggio ai guadi sacri”, tirthayatra. Dice il testo (Aitareyabrahmana, 7, 33, 3): «Molteplice è la prosperità di chi va peregrinando, così abbiamo udito: malvagio è chi dimora tra gli uomini, Indra è compagno di chi va peregrinando… Son come fiori i piedi di chi vaga, cresce il suo corpo e dà frutti, svanisce ogni sua colpa, percossa dallo strumento del suo andare peregrinando… Sta seduta la sorte di chi sta seduto, si erge in piedi quella di chi si erge in piedi, declina quella di chi si sdraia, si muove in vero quella di chi si muove». (…) L’antica area urbana di Kashi (“la splendente”), la cui cittadella è nota dall’epoca tardomedievale come Varanasi (perché sorge tra i due affluenti della Ganga, Varana e Asi), chiamata dagli inglesi Benares, è certo il più celebre luogo santo dell’India. Dimora di Shiva, che vi è venerato come Vishvanatha (“signore dell’universo”), sorge sulla sponda orografica sinistra del fiume sacro (l’altra riva è considerata di cattivo auspicio) e ospita lungo le sue gradinate prospicienti l’acqua il crematorio del Manikarnikaghat, ove il defunto ottiene immediata liberazione dal ciclo delle rinascite perché Shiva stesso gli mormora all’orecchio la formula di salvezza (tarakamantra, “che fa traversare “). È una delle sette città sante (saptapuri), sede di uno dei…

Giacomo Molza

Convittore
1715-1792

Paolo Emilio Campi

Accademico dissonante
1729-1796

Giovanni Pindemonte

Principe di Belle Lettere
1751-1812

Filippo Filonardi

Principe di Belle Lettere
1753-1834
Citazione del giorno

L’uomo muore dalla voglia di fare ciò che teme di più. Curiosità appassionata e delizioso orrore, la tentazione dell’avventura non è estranea alla vertigine.

Ritratto del giorno

Leonardo Salimbeni

Principe di Scienze
1829-1889
Dal passato

Porta Etrusca di Urbino, primi del Novecento (lastra FSC)

Le Pubblicazioni

L’islam degli sciiti

Dalla saggezza mistica alla tentazione politica
Edizioni Dehoniane - Bologna, 2016
Il Patrimonio

Sala dei Cardinali

1715-1716

Filosofia e teatro

Il Sofista da Platone, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 30 novembre –…

Il Dialogo sopra i due massimi sistemi diventa graphic novel!

Quest’anno i ragazzi degli Istituti Superiori Secondari che hanno partecipato alla quarta edizione del workshop organizzato dalla Fondazione San Carlo…

Dai social
Dal Passato
Dal Passato

I polmoni, il sangue e l’impasto di farina

Dalla Redazione - E' giunta stamattina in Redazione una lettera aperta dell'illustre medico Bernardino Ramazzini, professore ordinario di Medicina presso…

Dalla Redazione - E' giunta stamattina in Redazione una lettera aperta dell'illustre medico Bernardino Ramazzini, professore ordinario di Medicina presso l'Università di Modena.

Il professore ci prega di pubblicare il suo testo perché l'aggiornamento dei suoi studi sia noto non solo negli ambienti accademici ma all'intera popolazione e noi, come servizio pubblico, riportiamo volentieri di seguito l'intero scritto:

Il lavoro per scoprire le cose della natura incontra tali oscurità e difficoltà, che i nostri sensi sembrano incapaci di determinare alcunché perfettamente. Per quanto, ostinandoci in un lavoro improbo, osserviamo la natura madre nei suoi prodotti, come in un libro scritto in forma enigmatica, e frugando tra i visceri degli animali, cerchiamo di scoprire quanto in essi si occulta; alla fine…

Dalla Redazione - E' giunta stamattina in Redazione una lettera aperta dell'illustre medico Bernardino Ramazzini, professore ordinario di Medicina presso l'Università di Modena.

Il professore ci prega di pubblicare il suo testo perché l'aggiornamento dei suoi studi sia noto non solo negli ambienti accademici ma all'intera popolazione e noi, come servizio pubblico, riportiamo volentieri di seguito l'intero scritto:

Il lavoro per scoprire le cose della natura incontra tali oscurità e difficoltà, che i nostri sensi sembrano incapaci di determinare alcunché perfettamente. Per quanto, ostinandoci in un lavoro improbo, osserviamo la natura madre nei suoi prodotti, come in un libro scritto in forma enigmatica, e frugando tra i visceri degli animali, cerchiamo di scoprire quanto in essi si occulta; alla fine riconosciamo che i nostri sforzi non riescono ad afferrare la verità se non attraverso immensi tedi di osservazioni, in cui cerchiamo di farci luce come per gradi, sezionando ora gli insetti ed ora gli animali perfetti. E’ infatti costume della natura intraprendere le sue grandi opere soltanto dopo una serie di tentativi a più bassi livelli, e abbozzare negli animali imperfetti il piano degli animali perfetti.

Per entrare in argomento riprendo due punti che avevo lasciato in sospeso nelle mie prime comunicazioni circa i polmoni, ripromettendomi di sottoporli a indagini più approfondite.

Sulla funzione dei polmoni so che molte teorie ci sono state lasciate dagli Antichi, ma moltissimo se…

Avvenimento al trono di Alessandro il Grande

A Filippo, Re di Macedonia, successe il figlio Alessandro che sarà poi chiamato il Grande per le vittorie che riportò.

Egli salì al trono quando Sirmio, Re dei Triballi o…