Per capire il nostro tempo occorre una critica dell’immaginario della libertà degli ultimi decenni. Affascinato dal sogno della libertà assoluta, l’Io contemporaneo si pensa “sovrano”.

Laboratorio duemilaventisei

Intuizioni sul futuro – 2

Abbiamo chiesto ai…

Abbiamo chiesto ai…

Abbiamo chiesto ai partecipanti al laboratori di filosofia per adulti di condividere…

Argomenti / Centro culturale

Opinione pubblica

Comunicazione politica e crisi della rappresentanza nell’epoca di internet

L’opinione pubblica rappresenta un oggetto imponderabile, amato e odiato (dal punto di vista della politica empirica e, ancor più, della politique politicienne) e, da qualche tempo, in maniera fausta, studiato all’insegna di quella multidisciplinarità o transdisciplinarità che contraddistingue gli approcci della scienza della comunicazione, materia per sua natura plurale e…

L’opinione pubblica rappresenta un oggetto imponderabile, amato e odiato (dal punto di vista della politica empirica e, ancor più, della politique politicienne) e, da qualche tempo, in maniera fausta, studiato all’insegna di quella multidisciplinarità o transdisciplinarità che contraddistingue gli approcci della scienza della comunicazione, materia per sua natura plurale e pluralistica. E la familiarità del secondo Novecento con questa categoria non deve far dimenticare come ci si trovi al cospetto, in verità, di un caso esemplare di quanto lo storico Eric J. Hobsbawm non avrebbe esitato a definire l’«invenzione di una tradizione». Delineare la genealogia intellettuale di un concetto a volte sfuggente e comunque sempre piuttosto ritroso a “farsi ingabbiare” all’interno di definizioni e categorizzazioni…

L’opinione pubblica rappresenta un oggetto imponderabile, amato e odiato (dal punto di vista della politica empirica e, ancor più, della politique politicienne) e, da qualche tempo, in maniera fausta, studiato all’insegna di quella multidisciplinarità o transdisciplinarità che contraddistingue gli approcci della scienza della comunicazione, materia per sua natura plurale e pluralistica. E la familiarità del secondo Novecento con questa categoria non deve far dimenticare come ci si trovi al cospetto, in verità, di un caso esemplare di quanto lo storico Eric J. Hobsbawm non avrebbe esitato a definire l’«invenzione di una tradizione». Delineare la genealogia intellettuale di un concetto a volte sfuggente e comunque sempre piuttosto ritroso a “farsi ingabbiare” all’interno di definizioni e categorizzazioni rigide risulta dunque non facile. Anche perché materia viva e vivente di tale categoria sono i suoi strettissimi intrecci con altre due nozioni polisemiche, quella di rappresentanza e quella di democrazia. Di qui, l’autentica e spiccata utilità del lavoro concettuale di risistemazione definitoria (all’insegna del superamento di varie tassonomie consolidate), “oltre” la sfera pubblica e la costruzione – nobilissima, ma resa problematica dal mutare dei tempi e della società – della rappresentanza di questi ultimi secoli. Da cui proviene, ancora, l’apertura alla vasta tematica – in Italia, purtroppo, non ancora adeguatamente compresa nelle sue potenzialità nonostante in essa si identifichi un ambito disciplinare ampiamente consolidato del mondo culturale anglosassone (e, seppure in misura minore, anche di quello francofono) – dell’innovazione democratica. Per contribuire alla riflessione sulla ridefinizione del concetto di rappresentanza in una direzione di ampliamento delle dimensioni partecipative della democrazia, come il più delle volte, risulta opportuno guardare al passato e al pensiero che ha accompagnato alcuni passaggi dello stratificarsi dell’idea di sfera pubblica. Il passaggio dalle folle, oggetto di sgomento e terrore per parecchi intellettuali borghesi europei, all’opinione pubblica, si compie in modo maturo e non certo per paradosso, nel paese avanguardia ed espressione per antonomasia della società delle masse: gli Stati Uniti.…

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video del giorno

Spazio sacro e fondazione della città nella religione romana

Argomenti / Centro studi religiosi

Creature di Dio

L'incontro con l'alterità nell'Islam

Prima ancora che con le proprie differenziazioni interne e con le fedi di diverso ceppo che avrebbe incontrato nella sua inarrestabile espansione, l’Islam ha dovuto misurarsi, oltre che con il paganesimo idolatrico delle genti d’Arabia, anche e forse soprattutto con gli altri due monoteismi nel cui solco si è innestato.…

Prima ancora che con le proprie differenziazioni interne e con le fedi di diverso ceppo che avrebbe incontrato nella sua inarrestabile espansione, l’Islam ha dovuto misurarsi, oltre che con il paganesimo idolatrico delle genti d’Arabia, anche e forse soprattutto con gli altri due monoteismi nel cui solco si è innestato. (…) Il rapporto di continuità con ebraismo e cristianesimo fu, in un primo momento, strettissimo e si può dire che l’Islam si sia presentato come una sorta di riedizione dello stesso messaggio destinata agli arabi. In seguito, però, e soprattutto nei confronti degli ebrei di Medina, prevalsero le distinzioni che ebbero modo di sfociare addirittura in un aperto e aspro contrasto. L’inimicizia che opponeva i…

Prima ancora che con le proprie differenziazioni interne e con le fedi di diverso ceppo che avrebbe incontrato nella sua inarrestabile espansione, l’Islam ha dovuto misurarsi, oltre che con il paganesimo idolatrico delle genti d’Arabia, anche e forse soprattutto con gli altri due monoteismi nel cui solco si è innestato. (…) Il rapporto di continuità con ebraismo e cristianesimo fu, in un primo momento, strettissimo e si può dire che l’Islam si sia presentato come una sorta di riedizione dello stesso messaggio destinata agli arabi. In seguito, però, e soprattutto nei confronti degli ebrei di Medina, prevalsero le distinzioni che ebbero modo di sfociare addirittura in un aperto e aspro contrasto. L’inimicizia che opponeva i seguaci di quelle due precedenti fedi gli uni agli altri e le suddivisioni sussistenti all’interno di ciascuna di esse andarono così ad affiancarsi alle polemiche che impegnavano Muhammad con i suoi interlocutori appartenenti alle cosiddette «Genti del Libro», costituendo un complesso sistema di relazioni ambivalenti. Esso va tenuto presente sullo sfondo per collocare in un quadro più generale altre osservazioni che costituiscono un insieme ridotto ma significativo di testimonianze relative a come il delicato e centrale tema dell’unità tra i credenti in particolare e tra gli uomini in generale abbia interessato l’Islam fin dal suo sorgere e abbia contribuito alla formazione dell’immagine che di se stesso esso si è formato e quindi a come esso considera e imposta i suoi rapporti con gli altri. (…) «Gli ebrei dicono: “I cristiani non san nulla!” e i cristiani: ”Non san nulla gli ebrei” rispondono, eppure recitano e gli uni e gli altri lo stesso Libro. E come loro dicono anche i pagani ignoranti; ma sarà Dio a giudicare dei loro dissensi, il dì della Resurrezione» (2.113). L’atteggiamento di ebrei e cristiani che si sconfessano a vicenda è equiparato a quello dei pagani di varie comunità che credono di salvarsi per il solo fatto di appartenere a un determinato gruppo, senza considerazione per la sincerità della fede e la rettitudine delle opere, mentre sono queste cose a essere determinanti e sembra di poter dedurre che se vi fosse…

Federico Manfredini

Convittore
1743-1829

Paolo Emilio Campi

Accademico dissonante
1729-1796

Alfonso Varano

Principe di Belle Lettere
1705-1788

Giacomo Molza

Convittore
1715-1792
Citazione del giorno

Solo la vita giova, non l’aver vissuto. La forza cessa nell’attimo del riposo; essa risiede nel momento di transizione tra uno stato passato e uno nuovo, nel superamento dell’abisso.

Ritratto del giorno

Cesare Campori

Principe di Scienze e Arti
1814-1880
Dal passato

Giovanni Pascoli in una lastra della FSC

Le Pubblicazioni

La Fondazione Collegio San Carlo

a Modena
Franco Cosimo Panini - Modena, 2017
Il Patrimonio

Adorazione dei Magi

Chiesa di San Carlo
1701

Filosofia e teatro

Il Simposio da Platone, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 8 – 10…

Tecnica e rivoluzione artistica

La tecnica come forma di conoscenza e come arte di “saper fare” è il tema su cui si è incentrato…

Dai social
Dal Passato
Dal Passato

Piccoli guai al Collegio San Carlo: storie di colombi e di vino

È giunta in queste ore da Milano, dalla sede del governo della Repubblica Cispadana, la risposta a una comunicazione inviata…
È giunta in queste ore da Milano, dalla sede del governo della Repubblica Cispadana, la risposta a una comunicazione inviata dal Direttore del Collegio dei Nobili, oggi Collegio Nazionale. Nei giorni scorsi il Direttore aveva rivolto una supplica al Ministro degli Affari Interni affinché questi potesse aiutarlo a risolvere due questioni delicate riguardanti gli alunni del Collegio. Inviati come tutti gli anni in campagna per la caccia, questi ultimi si sono lamentati di avervi trovato solo passeri perché i contrabbandieri avevano ucciso tutti i colombi delle colombaie. La stessa sorte era toccata al pollame dei medesimi possidenti sia in campagna che in città. Si teme la ritorsione delle famiglie dei giovani che potrebbero decidere di ritirare i ragazzi, anche a…
È giunta in queste ore da Milano, dalla sede del governo della Repubblica Cispadana, la risposta a una comunicazione inviata dal Direttore del Collegio dei Nobili, oggi Collegio Nazionale. Nei giorni scorsi il Direttore aveva rivolto una supplica al Ministro degli Affari Interni affinché questi potesse aiutarlo a risolvere due questioni delicate riguardanti gli alunni del Collegio. Inviati come tutti gli anni in campagna per la caccia, questi ultimi si sono lamentati di avervi trovato solo passeri perché i contrabbandieri avevano ucciso tutti i colombi delle colombaie. La stessa sorte era toccata al pollame dei medesimi possidenti sia in campagna che in città. Si teme la ritorsione delle famiglie dei giovani che potrebbero decidere di ritirare i ragazzi, anche a fronte della decisione di cui si dà ora conto, presa dal direttore stesso senza consultare prima le autorità ma unicamente sulla base della sua esperienza di educatore. Interpellato nel merito, il Consigliere-Consultore di Stato, Gran Dignitario dell’Ordine della Corona di Ferro, Grand’Aquila della Legion d’Onore, Membro dell’Istituto Nazionale, nonché Direttore Generale della Pubblica Istruzione, ovvero il Ministro, dall’alto della sua lungimiranza ha ritenuto opportuno avallare la decisione comunicatagli dal Direttore del Collegio che ha ritenuto, stante i disordini che più volte si sono manifestati nelle camerate, di poter limitare agli alunni la quantità di vino sia a pranzo che a cena visto che i ragazzi hanno fra gli otto e…

Un progetto europeo sulla filosofia con i bambini

Da settembre 2017 la Fondazione Collegio San Carlo è partner del progetto europeo “Children as Philosophers”, cofinanziato dal Programma Erasmus Plus della Commissione Europea e dedicato alle pratiche di filosofia…