La teoria evolutiva di Charles Darwin conteneva non solo una spiegazione della discendenza degli esseri viventi, ma anche una nuova immagine della natura.

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Nel corso dell’anno scolastico 2019 sono state accolte alcune classi delle scuole…

Argomenti / Centro culturale

Welfare

Le politiche sociali tra economia ed etica

Benché da sempre gli Stati si siano occupati di funzioni quali la tutela dei bisogni, il termine stato sociale comincia a diffondersi soltanto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in Germania. Da allora diverse sono state le definizioni proposte. Fra le più utilizzate, vi è quella di Asa Briggs secondo…

Benché da sempre gli Stati si siano occupati di funzioni quali la tutela dei bisogni, il termine stato sociale comincia a diffondersi soltanto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in Germania. Da allora diverse sono state le definizioni proposte. Fra le più utilizzate, vi è quella di Asa Briggs secondo cui la caratteristica principale dello stato sociale sarebbe l’impegno a mutare gli esiti del mercato attraverso la realizzazione di un sistema di sicurezza sociale. Tipicamente incluse nella sicurezza sociale sono le politiche assistenziali, quelle previdenziali e quelle sanitarie. Accezioni più estese comprendono le politiche dell’istruzione e dell’abitazione nonché interventi di regolazione delle condizioni di lavoro. Come concreta realizzazione storica, lo stato sociale si sviluppa nelle…

Benché da sempre gli Stati si siano occupati di funzioni quali la tutela dei bisogni, il termine stato sociale comincia a diffondersi soltanto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in Germania. Da allora diverse sono state le definizioni proposte. Fra le più utilizzate, vi è quella di Asa Briggs secondo cui la caratteristica principale dello stato sociale sarebbe l’impegno a mutare gli esiti del mercato attraverso la realizzazione di un sistema di sicurezza sociale. Tipicamente incluse nella sicurezza sociale sono le politiche assistenziali, quelle previdenziali e quelle sanitarie. Accezioni più estese comprendono le politiche dell’istruzione e dell’abitazione nonché interventi di regolazione delle condizioni di lavoro. Come concreta realizzazione storica, lo stato sociale si sviluppa nelle democrazie di massa occidentali a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Differenti sono i modelli seguiti. Vi è il modello socialdemocratico, che ha caratterizzato gli stati sociali scandinavi, dove livelli elevati di tutela sono assicurati all’universalità dei cittadini, ampio spazio è attribuito all’offerta pubblica di servizi e istituti centralizzati di contrattazione collettiva permettono una bassa dispersione nella distribuzione primaria dei redditi. Vi è il modello liberale, seguito in diversi momenti dai paesi anglosassoni, dove i livelli di tutela sono più ridotti e concentrati selettivamente sui più poveri, i trasferimenti monetari sono proferiti rispetto a quelli di servizi e forti ineguaglianze caratterizzano la distribuzione primaria dei redditi. Vi è, altresì, il modello continentale, tipico del centro Europa, dove, pur esistendo una protezione di base per i più poveri, restano predominanti gli schemi mutualistici, tesi al mantenimento nel tempo dei diversi standard di vita. Infine, vi è il modello mediterraneo, con sistema di protezione sociale in larga misura particolaristici, dove, sotto l’influenza della dottrina sociale della chiesa cattolica, l’onere di molte responsabilità di cura resta affidato alla famiglia. Dopo gli anni d’oro, dal secondo dopoguerra alla metà degli anni Settanta, numerose sono le sfide che assillano gli stati sociali. Alcune derivano dall’espansione delle domande di protezione…

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Argomenti / Centro studi religiosi

L’estinzione del samsara

Nirvana e liberazione dal mondo nelle tradizioni buddhiste

Per il buddhismo antico il nirvana è la più alta esperienza spirituale, raggiungibile attraverso un lungo processo di conoscenza e di meditazione, di controllo dei sensi, di illuminazione: è la liberazione dal samsara, l’«estinzione» definitiva di quel flusso di aggregati detto «io». I primi testi lo definiscono come «cessazione», «assenza…

Per il buddhismo antico il nirvana è la più alta esperienza spirituale, raggiungibile attraverso un lungo processo di conoscenza e di meditazione, di controllo dei sensi, di illuminazione: è la liberazione dal samsara, l’«estinzione» definitiva di quel flusso di aggregati detto «io». I primi testi lo definiscono come «cessazione», «assenza della sete di vita», «distacco»: «Caduchi sono i fenomeni, soggetti alle leggi del sorgere e del perire. Per essi l’estinguersi è la felicità» (Mahaparinirvanasutra VI, 10). Espresso soprattutto apofaticamente, increato, inalterabile, senza principio e senza fine, incondizionato, questo stato puro al di là del bene e del male e di ogni fattore che vincoli l’essere alla corrente delle trasmigrazioni, questo assoluto nulla che trascende le…

Per il buddhismo antico il nirvana è la più alta esperienza spirituale, raggiungibile attraverso un lungo processo di conoscenza e di meditazione, di controllo dei sensi, di illuminazione: è la liberazione dal samsara, l’«estinzione» definitiva di quel flusso di aggregati detto «io». I primi testi lo definiscono come «cessazione», «assenza della sete di vita», «distacco»: «Caduchi sono i fenomeni, soggetti alle leggi del sorgere e del perire. Per essi l’estinguersi è la felicità» (Mahaparinirvanasutra VI, 10). Espresso soprattutto apofaticamente, increato, inalterabile, senza principio e senza fine, incondizionato, questo stato puro al di là del bene e del male e di ogni fattore che vincoli l’essere alla corrente delle trasmigrazioni, questo assoluto nulla che trascende le più alte tappe dell’esperienza mistica, è l’ideale cui tendere. L’uomo, «ombra sospinta da un vento impetuoso che instancabilmente ne riunisce e dissocia le diverse componenti» potrà «disperdendo il desiderio, interrompere il corso del fiume dell’esistenza. Comprendendo la fine di tutto ciò che è destinato a perire, potrà riconoscere “ciò che non è stato creato”» (Dhammapada 383). Nel Canone sono rari i passaggi sul nirvana: permane quindi una profonda ambiguità nell’intrecciarsi di due prospettive epistemologiche e soteriologiche. Se il samsara è inteso in termini oggettivi come il mondo transeunte che dà solo dolore, allora il nirvana deve essere qualcosa di diverso. Qui l’antica metafora dell’«altra sponda» diventa comprensibile perché coglie una condizione oggettivamente «altra», raggiunta solo al momento della morte e dell’uscita definitiva dal ciclo delle reincarnazioni: è il «nirvana completo». Il concetto di estinzione è approfondito fino a cogliervi una realtà di gioia «al di là» della vita e della morte. Ma se il samsara è interpretato come la condizione soggettiva di sofferenza della mente ignorante, prigioniera nel buio delle proprie illusioni, allora il passaggio dal samsara al nirvana assume il senso di un radicale cambiamento interiore. In quanto condizione più rarefatta di sapienza, il nirvana non è altro che la condizione della mente illuminata. La distinzione diventa esile: il nirvana è nel samsara, la salvezza non è nella fuga da un mondo di sofferenza, ma nella ricerca tutta interiore verso l’illuminazione in questa vita.

Alfonso Varano

Principe di Belle Lettere
1705-1788

Giovanni Pindemonte

Principe di Belle Lettere
1751-1812

Paolo Boschetti

Fondatore del Collegio dei Nobili
1585-1627

Giacomo Molza

Convittore
1715-1792
Citazione del giorno

I filosofi hanno sempre aspirato alla quiete dell’anima. Oggi invece tendono ad una illimitata inquietudine; cosicché l’uomo si riduce completamente al suo ufficio, alla sua occupazione.

Ritratto del giorno

Achille Tacoli

Principe in Scienze
1827-1908
Dal passato

Aula del Collegio

prima metà XX secolo
Le Pubblicazioni

Utopia

Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica
il Mulino - Bologna, 2013
Il Patrimonio

Interno verso la controfacciata

Chiesa di San Carlo
1664 post

Filosofia e teatro

La Repubblica da Platone, mise en espace, ERT − Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione San Carlo, 7– 9 febbraio…

Responsabilità per il futuro

Questa mattina, 14 classi dell’Istituto Levi di Vignola, del Liceo Wiligelmo di Modena, del Liceo Morandi di Finale Emilia e…

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Crolla il soffitto alla Reale Accademia di Scienze Lettere Arti

Questa notte il pesante intonacato del soffitto della sala delle riunioni della Regia Accademia di Scienze Lettere ed Arti improvvisamente…

Questa notte il pesante intonacato del soffitto della sala delle riunioni della Regia Accademia di Scienze Lettere ed Arti improvvisamente si è staccato precipitando con grande fragore sul pavimento e danneggiando lampadari, stufe, tavoli e sedie.

La Regia Accademia fin dalla sua fondazione ha sede nel Collegio San Carlo e le adunanze si svolgono nella camera al piano nobile, presso lo scalone.

Il crollo ha svegliato nel cuore della notte l'intera camerata dei collegiali, il personale e il Rettore la cui stanza affaccia sul lato opposto del cortile centrale rispetto all'aula della Regia Accademia: la prima preoccupazione di don Francesco Galli è stata di assicurarsi che nessuno dei ragazzi fosse rimasto coinvolto. Una volta accertatosi delle condizioni dei…

Questa notte il pesante intonacato del soffitto della sala delle riunioni della Regia Accademia di Scienze Lettere ed Arti improvvisamente si è staccato precipitando con grande fragore sul pavimento e danneggiando lampadari, stufe, tavoli e sedie.

La Regia Accademia fin dalla sua fondazione ha sede nel Collegio San Carlo e le adunanze si svolgono nella camera al piano nobile, presso lo scalone.

Il crollo ha svegliato nel cuore della notte l'intera camerata dei collegiali, il personale e il Rettore la cui stanza affaccia sul lato opposto del cortile centrale rispetto all'aula della Regia Accademia: la prima preoccupazione di don Francesco Galli è stata di assicurarsi che nessuno dei ragazzi fosse rimasto coinvolto. Una volta accertatosi delle condizioni dei suoi collegiali, tutti illesi benché spaventati, il Rettore ha dovuto invece prendere atto dei gravi danni verificatisi in quella porzione di Collegio.

In causa di tale caduta ben poco si è salvato delle pregiate pitture di Ferdinando Manzini che adornavano il soffitto essendo di questo rimasto intatto soltanto la parte aderente alle pareti ed agli angoli. E’ da notare che nel pomeriggio dello stesso giorno si era tenuta un adunanza numerosissima degli accademici, e si può pensare di leggiero al disastro che ne sarebbe avvenuto se tale sinistro si fosse realizzato durante la seduta dei sullodati accademici.

Orientarsi tra le emozioni

Chi sa cos’è una “mappa emozionata”? Tranquilli, non si tratta di un GPS impazzito o dello schermo del nostro navigatore stradale che arrossisce ai nostri complimenti, ma di una vera…